Armonie dell’Anima

Esplorando le profondità emotive. Per ritrovare ispirazione e speranza. Il Concerto della Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma

Nasce l’idea del Concerto

SULLE TRACCE SONORE DELL’ESPERIENZA UMANA: IL RACCONTO DEL MAESTRO GIUSEPPE SABBATINI

La scorsa estate cercavo composizioni di tutti i tempi che fossero interessanti nella struttura musicale e nel contenuto.

Così mi sono imbattuto in “I AM NOT YOURS” della poetessa americana Sara Teasdale, vissuta a cavallo tra la fine del 1800 e i primi trent’anni del ‘900, morta suicida a soli 49 anni.

Una composizione incredibilmente moderna, che sembra scritta in questi nostri tempi dal Movimento femminista e da donne che troppo spesso e duramente sono colpite in modi diversi in un tempo di cambiamenti epocali.

Dunque ho approfondito la ricerca e ho scoperto in molte altre opere l’animo profondo, lo spessore umano assai intenso di Sara Teasdale. Dalla sua biografia si comprende quanto ella fosse fuori dal suo tempo, troppo all’avanguardia rispetto alla cultura nella quale si dipanava la sua vita. La sua identità e il suo pensiero illuminato costarono a Sara solitudine e dolore, fino alla scelta di una morte tragica.

La poetica della Teasdale, molto intensa, ha affascinato molti compositori. Così, dopo “I’m not yours” – un vero e proprio manifesto di libertà per tutte le donne del mondo – altri due brani,  “Peace” e “Stars”, hanno stimolato in me molte riflessioni.

Armonie dell’Anima

IL FIL ROUGE DEL CONCERTO INAUGURALE PROPOSTO DALLA CANTORIA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Cosa dovrebbero cercare nella vita gli uomini, se non  la pace e il rispetto, opposti alla violenza e alla sopraffazione degli uni sugli altri. Cosa dovremmo dire se non sì alla pace, all’empatia, all’amore, alla riflessione, alla libertà di scegliere in cosa credere e in chi, senza imposizioni e nel rispetto reciproco.

Al Santuario del Sorbo, in questo luogo mistico dove molti cercano il silenzio, immagino forte il messaggio che queste Tracce sonore dell’Esperienza umana possono trasmettere. Contempliamo il mondo che ci circonda, immergiamoci nel buio della conoscenza di noi stessi, con l’intento di diventare esseri umani migliori.

Questo è il fil rouge del programma del Concerto inaugurale del Francigena Lazio Festival 2024. Un percorso che alla bellezza delle armonie moderne, dolci, intense abbini la proposta di riflettere su di noi, sulle nostre posizioni in un’epoca di grandi cambiamenti generazionali, e di genere, di pensiero, soprattutto nelle relazioni culturali.

Un incontro di Musica e Pensiero

RIFLESSIONI E SPERANZE

Ho chiesto ai miei Cantori di partecipare alla stesura di riflessioni sui testi di ogni brano perché il futuro è loro e noi dobbiamo imparare ad ascoltarli e riflettere sulle loro parole.

Mi auguro che il nostro incontro al Santuario del Sorbo, preparato con tanto studio, gioia e amore, vi abbia regalato sensazioni ed emozioni positive e sia stato l’inizio, o il prosieguo, di riflessioni utili a vivere meglio con voi stessi e con chi vi circonda.

Giuseppe Sabbatini

I brani proposti

LE RIFLESSIONI DEI GIOVANI ARTISTI DELLA CANTORIA

STROOPE/TEASDALE (2007) I AM NOT YOURS

Le parole della poetessa americana Sara Teasdale (1884-1933), scritte più di un secolo fa ma straordinariamente attuali, fin dai primissimi versi, raccontano il paradosso dell’amore, quello libero e totalizzante, lontano dal possesso, dai condizionamenti e che lascia spazio all’individualità dell’altro: un amore che coesiste dolcemente senza soffocare l’amata o l’amato. Un amore sano, autonomo, non simbiotico ed oppressivo. Un amore lontano da quello, ingannevole e disfunzionale, dichiarato da coloro che da troppo tempo stroncano con inaudita violenza le vite delle loro mogli, compagne di vita ed amanti a causa dell’egoismo e dell’influenza negativa di una società che, giorno dopo giorno, sta perdendo i veri valori della vita.

CHILCOTT/ROSSETTI  (2012) REMEMBER ME

Remember me è un brano scritto in memoria dei giovani che hanno perso la vita nell’attacco a Utøya, in Norvegia, nel luglio 2011, vittime della follia omicida di un violento, esaltato dalla distorsione di ideali politici.  Chilcott prende ispirazione dalla poesia “Remember” di Christina Rossetti, una poetessa del 1800, che canta, attraverso accenti ed immagini dolcissime e malinconiche, la caducità delle cose terrene, la nostalgia di un amore rifiutato, il trionfo dell’eternità sul tempo e la sua fugacità.

ARNESEN/Anonimo XX sec  (2011) EVEN WHEN HE IS SILENT

Il testo è composto da versi anonimi, ritrovati da soldati americani in un rifugio sotterraneo a Colonia dopo la fine della Seconda guerra mondiale, dove giovani cattolici nascosero alcune persone di religione ebraica per proteggerle dalla deportazione.  Condividiamo il pensiero che il testo trasmette: se credo che il sole nasce anche quando non lo vedo splendere; se credo nell’amore anche quando non lo sento; se credo in Dio anche quando non si manifesta, allora posso credere nell’umanità dell’uomo anche quando questa non è a noi evidente.

FORREST/TWAIN (2008) GOOD NIGHT, DEAR HEART

Twain nel 1896 adatta questi versi al suo dolore considerato “contro natura”: la scomparsa prematura della figlia di 24 anni, Olivia Susan “Susy” Clemens, appassionata alla scrittura come il padre e studentessa di canto lirico. Con le sue parole, poste sulla tomba della secondogenita, lo scrittore riesce ad evocare quel momento lacerante, in cui però si sovrappone l’accettazione della perdita, nel quale cessa la “pretesa” di tenere la persona amata a sé, ma si comprende di doverla lasciar andare; perciò, la si “libera”, augurandole di riposare in pace.

GJEILO (2012) SERENITY

Il testo deriva da un canto responsoriale gregoriano del Mattino di Natale e narra dell’umile nascita di Cristo e dello straordinario privilegio di Maria a portarlo in grembo. Nonostante sia un brano radicato nella tradizione della musica sacra cristiana, il suo messaggio sul mistero della vita, musicato da Gjeilo nel 2012 e da tanti altri importanti musicisti del passato, evoca riflessioni alle quali l’umanità tutta ha sempre cercato di dare risposte.

Le otto voci in cui si sviluppa la polifonia del brano dipingono la varietà delle interpretazioni di tale mistero.

PALTROWITZ/TEASDALE(2015)  PEACE

Cosa c’è di più attuale delle parole dello stesso compositore che nel 2015 musicò la poesia di Sara Teasdale? “Il messaggio che voglio lasciare al mondo è: la pace non è stagnante. La pace richiede lavoro e movimento. La pace richiede tempo ed energia”. A questo si aggiunge il nostro messaggio: la pace va prima ricercata in noi stessi!

ESENVALDS/TEASDALE(2015)  STARS

Dolcissima poesia di Sara Teasdale che evoca un senso di meraviglia e contemplazione. La musica di Esenvalds con le sue armonie eteree e le sue melodie evocative, ci trasporta in un viaggio attraverso l’immensità dell’universo e ci pone di fronte alla domanda: chi siamo noi dinnanzi a cotanta grandezza e bellezza? La comprensione della nostra incredibile piccolezza di fronte all’immensità dell’universo dovrebbe indurci a vivere la nostra esistenza con più amore, empatia, solidarietà, fratellanza.

GJEILO  (2010 – 2011) DARK AND LUMINOUS NIGHT  

“Viaggio” nell’anima e nella spiritualità di Giovanni della Croce, grande mistico spagnolo (1542-1591), fondatore dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, descrive gli effetti della purificazione dell’anima e dell’unione d’amore con Dio, partendo dall’oscurità presente in ognuno di noi e trasformandola nella sua versione opposta: la luce in Lui.

A tutti noi la riflessione su quale importanza abbia credere in un Essere Supremo, infinitamente buono, pietoso, clemente, misericordioso, eterno, immenso, onnipotente, immutabile, tenero padre, senza dimenticare di rispettare chi non la pensa e non crede come noi o, addirittura, non ha ancora trovato…”la via”.

Il Maestro GIUSEPPE SABBATINI

Giuseppe Sabbatini inizia la sua carriera musicale come contrabbassista ed è Primo Contrabbasso all’Arena di Verona a soli 24 anni. Si dedica al canto sotto la guida di Silvana Ferraro, vince numerosi concorsi, tra i quali, nel 1987, il “A. Belli“ del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, dove debutta come Edgardo in “Lucia di Lammermoor“.

Nella sua brillante carriera si esibisce in grandi teatri del mondo, come la Scala di Milano, il Metropolitan di New York, la Suntory Hall di Tokyo e il Covent Garden di Londra. Interpreta ruoli principali in opere di Mozart, Salieri, Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, Cajkovskij, Auber. È apprezzato interprete di opere di Rossini, Massenet, Berlioz, Offenbach, Gounod. Collabora con direttori d’orchestra di fama mondiale come Muti, Zubin Mehta, Levine, e con orchestre prestigiose tra le quali la London Symphony Orchestra e la New York Philharmonic. Nel 2003 è nominato Kammersänger dalla Wiener Staatsoper.

Ha lavorato con rinomati registi come Robert Carsen e Luca Ronconi.

Dal 2007, intraprende una carriera parallela come direttore d’orchestra in importanti istituzioni musicali, tra cui la Tokyo Symphony Orchestra e la Sächsische Staatskapelle di Dresda. Tra le sue incisioni discografiche, si distinguono opere di Rossini, Verdi, e Berlioz, antologie di arie belcantistiche e sacre. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il “Björling“ e il “Caruso“.

Sabbatini è anche un educatore appassionato e conduce masterclass nelle più importanti accademie e scuole di musica del mondo.

Dal settembre 2018 è il Direttore della Cantoria, coro giovanile del Teatro dell’Opera di Roma, con il quale ha eseguito il “Requiem” di Mozart, insieme alla Youth Orchestra del teatro, nel 2019 il “Gloria” di Vivaldi e nel 2020 il “Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena” di Banchieri. Nell’ottobre 2022 è stato nominato anche Direttore delle Voci Bianche dell’Opera di Roma.

Nel dicembre 2022 ha diretto i due cori giovanili uniti nello spettacolo per bambini “Il piccolo spazzacamino” di B.Britten.

Dal 2011 è Direttore Didattico della Suntory Hall Opera Academy di Tokyo.

La Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma

CURRICULUM ARTISTICO

La Cantoria è la compagine giovanile di livello più avanzato della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma. È stata istituita dal Dipartimento Promozione Pubblico, Marketing e Didattica nell’ottobre 2018, per offrire un percorso di alto perfezionamento artistico e musicale a coristi che si avviano alla professione, di età compresa tra i 16 ed i 25 anni.

Nel corso degli anni, l’organico della Cantoria si è arricchito fino ad arrivare a contare un massimo di 45 elementi: nonostante la giovane età dei coristi, la compagine può dirsi un complesso ormai stabile, che nel tempo ha consolidato una maturità musicale di alto profilo e ha contribuito significativamente alla formazione professionale dei suoi elementi, grazie ai preziosi insegnamenti forniti dal Direttore della Scuola, Ciro Visco, e al docente Giuseppe Sabbatini.

Dalla sua istituzione in poi, la Cantoria è stata protagonista di numerosi concerti ed eventi e, tra i più significativi, ricordiamo: il concerto-evento Tutt’altra musica presso il Museo di Roma Palazzo Braschi (29 giugno 2019) con l’esecuzione del Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, l’esecuzione del Gloria di Antonio Vivaldi presso i Musei Capitolini (23 novembre 2019), la partecipazione alla Festa di Roma (Capodanno 2020 e 2021), l’esecuzione in prima assoluta di Come la luna si vede a volte in pieno giorno, creazione originale di Alex Cecchetti per l’inaugurazione della mostra “Casaballa” presso il MAXXI di Roma (12 giugno 2021), la partecipazione su invito all’evento culturale organizzato in occasione del G20 ospitato a Roma ad ottobre 2021 (Terme di Diocleziano), il coinvolgimento come protagonisti dell’evento Ama l’Opera (23 aprile 2022) organizzato in collaborazione con il Comune di Roma e AMA Spa per la riqualificazione dell’ex tmb Salario e la messa in scena dell’opera Il Piccolo Spazzacamino di Benjamin Britten con la direzione di Giuseppe Sabbatini presso il Teatro Nazionale nel  dicembre 2022 con le parti corali eseguite dai cantori delle Voci Bianche del Teatro dell’Opera di Roma oltre che dalla Cantoria e con i ruoli solisti sostenuti da tutti elementi della Cantoria, spettacolo poi ripreso nel corso della Stagione 2023-24.

Maria Sole Baldoni Dipartimento Didattica Teatro dell’Opera di Roma

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Francesco Brizi @francesco.brizi.1

IL PROGRAMMA DI SALA